Risolviamo l'equazione
si trova il minimo comune multiplo tra 2 e 5 e applicando il secondo principio di equivalenza, si ottiene la seguente equazione equivalente a quella di partenza:
Il passaggio successivo consiste nell'applicare la regola del trasporto:
Per il secondo principio, posso dividere primo e secondo membro per 5
.
Si verifica l'esattezza o meno della soluzione, andando a sostituire il numero trovato al posto dell'incognita. In questo caso si ottiene :
Non è difficile notare che applicando i principi di equivalenza, l'equazione di primo grado intera è stata trasformata in un'altra equazione equivalente scritta nella forma
tale che il primo membro contenga il termine con l'incognita e il secondo il termine noto( quello senza la x ).
Se (si legge "a diverso da zero"), per risolvere l'equazione si applica il secondo principio e si ottiene la soluzione
Si osserva quanto segue:
se l'equazione è determinata;
se è indeterminata, se è impossibile.
Nel prossimo post ci saranno le equazioni fratte.
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