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17/09/11

I precari hanno diritto al loro lavoro

Sul sito "orizzonte scuola" è stata pubblicata una lettera in cui veniva descritta la situazione che vivono tutti i precari che hanno deciso di lavorare in Sicilia e in Calabria. La lettera la potete trovare al seguente link.
Non è un voler colpevolizzare chi è riuscito ad avere l'immissione in ruolo in Piemonte o in Lombardia per poi giocare la carta del ricongiungimento familiare, ma la possibilità di lavorare nelle regioni d'appartenenza per i meridionali è diminuita almeno del 50% negli ultimi 4 anni. Colpa della favola sulle graduatorie ad esaurimento raccontata da Fioroni, finita male, colpa di chi ha avuto il coraggio di restare al Nord e provare poi la strada dell'assegnazione provvisoria, la realtà è che dopo 10, 15 anni di precariato e di incarico ormai si resta fuori.
Dopo un anno di disoccupazione la possibilità di riuscire di nuovo ad avere un reddito come prima è nulla.
Qualcosa bisogna fare, non è un mettersi gli uni contro gli altri: a molti andrebbe bene pure la graduatoria nazionale. In epoca di federalismo si potrebbe pensare di andare ogni anno tutti a Roma e scegliere, in base al proprio punteggio, la provincia d'Italia che più ci piace. Sarebbe anche un modo per evitare che al Nord al posto di chi ritorna in assegnazione perovvisoria vadano persone non specializzate.
Viene però da pensare che la lega possa non essere contenta: se i meridionali se ne vanno in asegnazione a casa loro, in padania lavorano i padani....
 Qualche iniziativa va comunque intrapresa. Comunicate le vostre idee a proposito all' indirizzo mondo_scuola