è vara per .
Le due espressioni a sinistra e a destra dell'uguale, si chiamano rispettivamente primo e secondo membro.
Le lettere per le quali si cercano i valori che rendono vera l'uguaglianza, sono le incognite. Nell'esempio l'incognita è la x.
I valori che rendono vera l'uguaglianza, sono le soluzioni o radici dell'equazione.
Esistono diversi tipi di equazioni: intere (se l'incognita compare solo nei numeratori), fratte (l'incognita compare anche in uno o più dei denominatori), numeriche (se oltre all'incognita contiene solo numeri), letterali (se oltre all'incognita contiene altre lettere che indicano coefficienti).
Considerando le soluzioni, un'equazione può essere :
- determinata se ha un numero finito di soluzioni
- indeterminata se ha infinite soluzioni
- impossibile se non ha soluzioni.
Le equazioni di primo grado (quelle in cui l'incognita ha come grado massimo 1) sono dette equazioni lineari, quelle di grado 2 sono chiamate equazioni di secondo grado e così continuando.
Per la risoluzione delle equazioni di primo grado intere, è necessario applicare i principi di equivalenza.
Il primo principio, afferma che aggiungendo ai due membri di una equazione uno stesso numero o espressione, si ottiene una equazione equivalente a quella di partenza.
Il secondo principio, mi dice che ottengo un'equazione equivalente a quella di partenza, moltiplicando o dividendo primo e secondo grado per uno stesso numero o espressione, diverso da zero. Dire che due equazioni sono equivalenti, vuol dire che hanno lo stesso insieme di soluzioni. Non è superfluo ricordare che il numero di soluzioni di un'equazione è dato dal suo grado. Così un'equazione lineare ha una sola soluzione, un'equazione di secondo grado ne ha due, a volte anche coincidenti, ma pur sempre due.
In base al primo principio, si può formulare la regola del trasporto e quella di cancellazione. La prima mi permette di trasportare un termine da un membro all'altro dell'equazione (cambiandolo di segno) ottenendo sempre un'equazione equivalente a quella data. La seconda mi permette di cancellare termini uguali presenti in entrambi i membri. Applicando il secondo principio, posso rendere "più semplici" da trattare le equazioni: posso dividere tutta l'equazione per un fattore comune(diverso da zero) a tutti i termini o posso cambiare segno a tutti i termini dell'equazione (moltiplico per -1) e ottengo sempre equazioni equivalenti a quelle date.
Una volta presentata questa parte generica si può passare alla risoluzione delle equazioni.
Nei prossimi post saranno dati degli esempi risolutivi.
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