14/06/10

precari e ricorsi

Un peso e due misure....è questo che mi viene in mente quando leggo di sentenze che si pronunciano a favore solo dei ricorrenti. La politica ci ha abituati alle leggi ad personam, e forse per questo le sentenze ad personam vengono accettate senza battere ciglio. Un ricorso patrocinato da questa o quella sigla sindacale non è esoso, ma a nessuno è mai venuto in mente che i precari non lavorano per la gloria?
Quest'anno fatto di tagli ed incertezze ha scoraggiato molti nel proseguire con il conseguimento di corsi di perfezionamento, quelli si esosi, a favore dei ricorsi al tar. Le sentenze, per fortuna, sono sempre a favore dei precari, ma perchè solo di chi può ancora permettersi di snobbare la crisi e continuare a pagare per potersi garantire una professione maltrattata come quella insegnante?
Non ci sono precari di serie a e precari di serie b. Sono ugualmente inseriti nelle stesse graduatorie. Perchè allora i diritti sono diversi? Una sentenza non dovrebbe essere valida anche per chi appartiene alla stessa categoria dei ricorrenti e presenta le stesse caratteristiche?

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