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30/06/10

un libro sul precariato

Finalmente qualcuno che  pubblica un libro che racconta la vita di sfruttamento a cui siamo sottoposti, che fa emergere tutto quello che nasconde il lavoro "a termine" nella scuola pubblica italiana. Vi scrivo il link della scheda http://www.nuovimondi.info/Article2289.html

14/06/10

precari e ricorsi

Un peso e due misure....è questo che mi viene in mente quando leggo di sentenze che si pronunciano a favore solo dei ricorrenti. La politica ci ha abituati alle leggi ad personam, e forse per questo le sentenze ad personam vengono accettate senza battere ciglio. Un ricorso patrocinato da questa o quella sigla sindacale non è esoso, ma a nessuno è mai venuto in mente che i precari non lavorano per la gloria?
Quest'anno fatto di tagli ed incertezze ha scoraggiato molti nel proseguire con il conseguimento di corsi di perfezionamento, quelli si esosi, a favore dei ricorsi al tar. Le sentenze, per fortuna, sono sempre a favore dei precari, ma perchè solo di chi può ancora permettersi di snobbare la crisi e continuare a pagare per potersi garantire una professione maltrattata come quella insegnante?
Non ci sono precari di serie a e precari di serie b. Sono ugualmente inseriti nelle stesse graduatorie. Perchè allora i diritti sono diversi? Una sentenza non dovrebbe essere valida anche per chi appartiene alla stessa categoria dei ricorrenti e presenta le stesse caratteristiche?

12/06/10

vademecum disoccupazione

Quest'anno le file per la disoccupazione si accorceranno e non perché la domanda può essere presentata on-line, ma solo perché i precari che potranno usufruirne saranno molti di meno. I requisiti per potervi accedere sono rimasti sempre uguali: poter vantare un'anzianità contributiva di almeno due anni e 52 settimane contributive nell'ultimo biennio. Saranno pochi i precari che arriveranno alle 52 settimane. Tuttavia il consiglio che dò è quello di calcolare personalmente, senza affidarsi a ds 22, le settimane lavorate. Per settimane contributive non si intende sette giorni, ma basta anche un giorno per fare scattare la settimana contributiva: l'importante è che quello che si è percepito, al lordo delle trattenute, in quella settimana, sia almeno pari al 45% dell'importo minimo di pensione stabilito per quell'anno.
Quest'anno l'importo minimo è circa 6000 euro annui. Bisogna calcolare il 45% , dividerlo per 12 e poi ancora per 4. Se in una settimana avete guadagnato più della cifra trovata, allora fate un'autocertificazione, allegate i certificati di servizio e andate a fare la fila all'INPS. Spiegate tutto per filo e per segno all'iumpiegato che troverete allo sportello e seguite l'iter della pratica tramite il servizio on-line dell' INPS, utilizzabile solo con apposito pin, che vi invito a richiedere quanto prima. Per quanto riguarda le file all'ufficio del lavoro per la disponibilità da allegare alla domanda di ds ordinaria, se non avete lavorato 4 mesi e non avete percepito
€ 8000 potete pure evitare di andarci: non avete perso lo stato di disoccupato. Per quanto riguarda eventuali por estivi, fatevi fare contratti che non siano parasubordinati e non vi preoccupate di comunicare niente all'INPS, sono collaborazioni occasionali. Vanno solo dichiarate poi nel 730 o 740. Buona fortuna!

28/04/10

por o supplenza?

Siamo arrivati ormai quasi alla fine dell'anno scolastico, tutti pensano già alle vacanze e invece....ecco che in Calabria iniziano le chiamate per i progetti più scuola. Progetti por destinati ai precari inseriti nelle liste prioritarie volute dal ministro dell'istruzione e attorno a cui aleggia una confusione inverosimile. Non solo non sono progetti di 350 ore e tre mesi (questi si validi ai fini contributivi), ma molti continuano ad interpretare le direttive presenti nel dm 82/2009 alla lettera e continuano a dire che progetto e supplenza sono inconciliabili. Faccio presente che un por che non abbia le caratteristiche dette sopra non può essere più conveniente di una eventuale supplenza, anche se più allettante ai fini economici (siamo ormai a un mese dalla fine della scuola e un mese di stipendio è inferiore a quello che può fruttare un progetto di 60 ore). Per questo motivo non sono equiparabili, e non si può costringere nessuno a rinunciare all'uno o all'altro, le segreterie potrebbero però evitare di chiamare chi è già impegnato per 18 ore fino al 30 giugno, dando la possibilità così di guadagnare qualcosa a tutti. Ad oggi la certezza è ancora una sola, i precari avranno un'estate bollente e l'anno scolastico venturo si prospetta ancora più duro, anche per chi insegna matematica, la notizia che sono state aumentate le ore di matematica ai licei va considerata alla luce della fine delle sperimentazioni e della riduzione di ore agli istituti tecnici: i pensionamenti forse riusciranno a coprire gli esuberi...del personale di ruolo.

20/04/10

Abolite le graduatorie ad esaurimento dal 2011?

Non ricordo di un ministro della scuola che non abbia deciso di fare la sua bella riforma (in questo caso più di una), è risaputo che il puerperio può essere psicologicamente difficile, siamo pronti e anche questa ce l'aspettavamo, ma i diritti acquisiti con sacrifici non vanno toccati. Dopo le graduatorie regionali arriveranno anche le scuole federali? Qual'è l'oscuro disegno che vede tutti i tagli al Sud, proprio là dove c'è la maggiore presenza di insegnanti? Il ministro farebbe forse meglio a riposare e a riprendere le forze piuttosto che uscirsene con queste notizie a una settimana dal parto. Dobbiamo sperare che il nuovo governatore della Calabria sia nelle grazie del ministro e sperare di essere graziati? Speriamo almeno che essere passati al PDL sia stato utile a questo. Certo, l'ottimismo è il sale della vita, ma da un pò è difficile esserlo. Stiamo a guardare, speriamo, come al solito, in una mobilitazione che non ci sarà e che Dio ce la mandi buona!

17/04/10

precari e sciopero degli scrutini

Può un precario aderire ad un eventuale sciopero degli scrutini? E' di questi giorni la notizia che si vuole utilizzare questo tipo di protesta contro i nuovi tagli, ma attenti a cosa dice la legge, i precari non sono tutelati, il rapporto di lavoro viene instaurato per i soli giorni dello scrutinio e questo potrebbe portare a delle interpretazioni non del tutto a favore del supplente di turno. Dovremmo cercare la collaborazione dei colleghi di ruolo, ma mi sembra un'utopia. Per la normativa clicca sul titolo del post.

15/04/10

Incompatibilità por e supplenza

Nell'ultimo post ho evidenziato come sia negativo per un precario trovarsi a dover scegliere tra un progetto di poche ore e una supplenza, forse peggio retribuita ma di sicuro più valida ai fini contributivi. Dalla data dell'ultimo post ad oggi, si è fatto chiarezza su di un punto: nell'ambito delle 350 ore si può scegliere supplenza e progetto anche contemporaneamente se c'è compatibilità d'orario, soprattutto se si tratta di progetti di poche ore (20-30). Ai colleghi che si troveranno davanti dirigenti o segretari che sono per il progetto o la supplenza, consiglio di farsi mettere per iscritto che non possono accettare l'incarico e per quale motivo. Meglio premunirsi di una giustificazione scritta di un nostro eventuale e forzato rifiuto visto che del domani non c'è certezza: Gelmini non voglia che aver rifiutato qualcosa anche contro la nostra volontà ci possa precludere vie di salvezza future.

09/04/10

Por salva-precari

Per aiutare i precari della scuola e salvaguardare i diritti acquisiti sono stati tanti i provvedimenti varati a livello nazionale e regionale e quello dei por è senza dubbio quello meglio fatto e pensato. Ovviamente questa è una provocazione, nient'altro che un modo amaro per scherzare su una situazione che di allegro non ha nulla. L'ultima beffa ai danni dei precari è nascosta nei por. I profani della scuola credono alla favola del decreto che fa lavorare i prof. stagionali e alla storiella dei prof. passati alle regioni. Già, i precari lavorano con la regione. Tutti? Qualcuno o nessuno? L'ultima è quella giusta. I por di 360 ore e almeno tre mesi sono diventati progettini di 20 ore e per essere scelti come esperti esterni bisogna fare di nuovo domanda, partecipare ad un bando che considera nulle le domande fatte per partecipare ai progetti regionali a livello provinciale. Quando poi il bando non viene fatto e si chiama tenendo conto delle liste prioritarie, scatta pure l'incompatibilità con una eventuale supplenza utile ai fini contributivi. O progetto (non valido ai fini contributivi) o supplenza. L'anno prossimo 25.600 esuberi ufficiali, ma tutti contenti, che hanno da lamentarsi questi precari? Niente, se non fosse che ci hanno tolto il lavoro, ci prendono in giro con progettini che non ci servono a niente e che paghiamo le tasse anche e sicuramente più di chi (ogni tanto) si può permettere di non emettere ricevuta. Ah, già, dimenticavo che c'è stato l'aumento in busta paga....più contenti di così!!!

27/02/10

I precari della scuola

Precario è un aggettivo, sinonimo di temporaneo, provvisorio, incerto, instabile, dubbio, transitorio, momentaneo.
E' il contrario di stabile, fermo, durevole certo.
I precari della scuola non sono parole, ma persone, che hanno un lavoro temporaneo. Sul fatto che il loro lavoro sia dubbio, bisogna capire con quale significato viene utilizzato quest'aggettivo. Tra i sinonimi di dubbio, nei vari contesti, c'è anche timore, paura, sospetto...
I precari svolgono un lavoro che suscita sospetto? Paura? Timore? In loro stessi o negli altri?
Insegnare è un mestiere da far paure nel senso che è un mestiere difficile? Oppure la paura sta nel non poter più insegnare? La seconda domanda è quella che centra il problema. Essere un precario era, fino a poco tempo fa, un vero e proprio lavoro per tante persone. Non si può dire che un lavoro precario non è un lavoro perché i precari lavorano come i loro colleghi stabili, ossia di ruolo.
Chi sono i precari? Quanti sono? Dove sono?
Sono laureati, pluriabilitati, che hanno conseguito almeno un paio di master o corsi di perfezionamento, tutti con tre o più anni di servizio alle spalle ( c'è chi va in pensione da precario); sono tanti, troppi e sono ovunque. Li trovi in tutta Italia, ma soprattutto al Sud.
Oggi essere precario non è più un lavoro, il precariato sta per essere risolto...nel peggiore dei modi. Con la riforma nella scuola non ci sarà più posto per i "docenti momentanei", anche quelli di ruolo avranno qualche problema, ma il loro è un lavoro durevole e non hanno di che preoccuparsi. Ai precari non resta che aspettare. Che cosa poi è da capire. Quello che suscitava in loro la paura di non poter più fare quello che gli piaceva si è ormai tragicamente avverato. Quest'anno sono rimasti a casa quelli che l'anno prima avevano lavorato con le chiamate da graduatorie d'istituto e a nulla è servito il decreto salva precari, se non a generare confusione negli addetti ai lavori. L'anno prossimo resteranno a casa tutti, anche quelli che quest'anno sono riusciti a racimolare qualche supplenza. I 180 giorni di servizio? Solo pochi riusciranno a farli. Certo, per buona pace di tutti i 12 punti vengono assicurati a tutti, basta essere nelle liste prioritarie. Tuttavia questo regalo fa nascere nei precari un nuovo dubbio:"siamo sicuri che questi 12 punti non faranno la fine del punteggio di montagna?"
Con la prossima riforma del reclutamento, che fine faranno tutti i sacrifici fatti fino ad ora?
Di certo nell'essere precario c'è solo una cosa: tanti, ragionevoli, più che giustificati dubbi.